"Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, con le Meridiane hanno fatto diventare Monclassico e Presson un museo a cielo aperto visibile a tutti. Un orgoglio per la Val di Sole e un onore per me chiamato a realizzare la 45° meridiana. Quest'edizione non prevedeva un tema obbligatorio al quale attenersi, quindi ho scelto di raffigurare in quest'opera degli elementi simbolici che potessero dare all'osservatore motivo di riflessione sul romanticismo del paesaggio e sul significato filosofico del tempo. Ringrazio di questo anche i proprietari della casa per aver apprezzato e condiviso la mia scelta. I due volti femminili rappresentano la notte e il giorno che con il loro seguirsi all'infinito danno il senso del movimento rotatorio. L' alternarsi del buio e della luce sono l'unità di misura tempo per il nostro pianeta. Come la loro durata varia al cambiare delle stagioni, così anche la percezione del tempo si modifica in noi con il variare delle nostre emozioni. Le chiome della notte delimitano gli appezzamenti di terra coltivata del fondovalle, mentre il viso del giorno si fonde con il profilo delle montagne dove sorge e tramonta il sole. La tastiera musicale come il suono del Noce è la melodia. Il quadrante, dove l'ombra dello gnomone indica l'ora del presente, è raffigurato come un ponte elemento di collegamento fra il tempo infinito della nostra mente e quello limitato della vita dell'uomo.". (Emiliano Gentilini)