MERIDIANA 41

Autore: Adriano Pompa
Motto: In hoc signo vinces
Anno: 2011
Indirizzo: Monclassico - Casa Pio Mezzena - Via Nazionale, 466
Meridiana: ore francesi esposta a Est - Gnomone: ortostilo con foro gnomonico
Indicazioni: ora vera del fuso, linea equinoziale, curve di declinazione, tabella equazione del tempo
Coordinate: lat. N 46° 20' 13'' - long. E 10° 53' 39''
Tecnica: pittura murale con silicati

"Ricordo con molto piacere il soggiorno a Monclassico, ho sul comodino, disordinato e affollato compagno delle mie letture notturne, ancora l'opuscoletto della manifestazione dei "Volt", che ricordo allegra , ben organizzata e originale, semplice e buona, e fu anche il mio primo giro perlustrativo del paese ed incontro con le meridiane. Ricordo con molto piacere la Famiglia di Pio e Paola Mezzena, e le loro figlie, soprattutto l'allegria della piccola Giulia, che ospita la mia meridiana sulla facciata d'ingresso della loro casa, le escursioni fatte con gli amici di Monclassico per svelarmi le bellezze paesaggistiche delle valli laterali, la passeggiata in solitaria la mattina presto fino al rifugio Dorigoni, in cima alla Val di Rabbi. È stata una esperienza ricca oltre che per il lavoro, sopratutto per le persone che ho conosciuto, tra queste il compianto don Cintio. Così la mia meridiana, che inizialmente doveva essere un bassorilievo cementizio, narrante una fiaba sull'upupa o galletto marzaiolo, che battibecca con il falchetto sull'importanza dell'uva sotto lo sguardo acuto di un sole alato, si è mutata in un grande disegno narrante di santi combattenti, di astri che ci osservano, del mestiere di Pio Mezzena e di pietre fossili.". (Adriano Pompa)

ADRIANO POMPA

Nato a Roma, figlio d'arte di Gaetano Pompa (pittore e scultore) e Dorothee Leendertz (fotografa). Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla Facoltà di Agraria a Perugia, dove matura la convinzione e la decisione di voler intraprendere la carriera artistica e seguire le orme del padre Gaetano. Alla fine del 1984 il padre lo stimola a rimanere a bottega da lui a Roma, dove lavorerà per 4 anni. Affinerà così la tecnica dell'olio su tela molto velato, la grafica e la scultura, frequentando soprattutto le botteghe degli artigiani che realizzano le opere del padre. Il periodo dell'apprendimento a bottega si conclude con la mostra con il padre alla Galleria Rondanini di Roma nel '89, presentata da Vittorio Sgarbi. Agli inizi degli anni '90 si trasferisce a Milano e in questo contesto matura sempre più la convinzione che la pittura -e soprattutto il disegno- abbiano la forza di decifrare ed esprimere una atavica ed unica posizione di fronte al mondo, una rivelazione chiara della fondamentalità di una capacità manuale ed artigianale di descrivere una visione, un pensiero. La pittura e, soprattutto, il disegno rimangono il "medium espressivo e descrittivo" preferito da Adriano Pompa.


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