"Dover dipingere una meridiana associata ad un contenuto pittorico... Il muro di una casa che si affaccia dall'alto sulla valle allegra nei suoi colori e nei suoi frutti; un luogo che amo e conosco. I proprietari della casa: tre generazioni con un nonno ingegnere che ha progettato il ponte presso la diga di Santa Giustina e l'anno dell'acqua. La meridiana disegnata da don Cintio ha una forma strana, legata a motivi tecnici perché deve funzionare e lo spazio dipinto intorno ad essa deve essere di facile lettura, anche da lontano. Chi passa vede la meridiana, legge le ore e il vissuto della casa: vi trova i bambini che giocano, una coppia che li guarda, il colorato paesaggio della valle, le piante di mele, un uomo in bicicletta e il nonno che guarda la diga e gli abeti, le montagne e il cielo azzurro in cui volano liberi gli uccelli e un aquilone... È quasi una festa senza tempo, è lo stato attuale delle cose, è la meridiana che segna sempre le ore serene!". (Marco Sudati)