MERIDIANA 44

Autore: Diego Rudellin
Motto: L’amor che move il sole e l’altre stelle
Anno: 2011
Indirizzo: Monclassico - Condominio Tourist - Via di Marau, 1
Meridiana: ore francesi esposta a Est - Gnomone: ortostilo con foro gnomonico
Indicazioni: ora vera del fuso, linea equinoziale, curve di declinazione, tabella equazione del tempo
Coordinate: lat. N 46° 20' 02'' - long. E 10° 52' 50''
Tecnica: scultura in rame e metallo

"Ho realizzato volentieri quest'opera, trattando come in tutti i miei lavori il tema dell'equilibrio, in questo caso delle forme. Si tratta di un omaggio al sole dove la misura aurea è protagonista: infatti fu don Alberto Cintio a suggerirmi che nella parete si poteva installare la meridiana con una larghezza di m 1.618, con il sole inserito nel quadrato in misura aurea e con i raggi dorati con una lunghezza aurea alla diagonale del quadrato. Dal centro del sole partono quattro spirali auree che si intersecano tra loro, in basso si trova l'orologio solare, che è sempre rapportato con tale rapporto al quadrato sopra. Il cerchio da dove parte lo gnomone si trova tra le due misure geometriche ed è proporzionato con lo stesso sistema, si tratta quindi di un equilibrio di proporzioni e forme geometriche utilizzando così come mi disse don Alberto Cintio "La Divina Misura". Per la lettura di questo lavoro in basso sulla meridiana è collocata una piccola spirale aurea dorata, che è la chiave di questo lavoro.". (Diego Rudellin)

DIEGO RUDELLIN

Diego Rudellin nasce a Milano nel 1967. Tre anni dopo si trasferisce con la famiglia a Dimaro, in Trentino dove vive e lavora. Dopo aver frequentato studi tecnici, nasce la sua passione per la lavorazione del rame. Inizia come autodidatta e frequenta corsi di disegno per poi dedicarsi all'approfondimento dell'anatomia. Le prime sculture sono oggetti semplici e basati quasi esclusivamente su una descrizione formale degli stessi. Ispirato soprattutto dalla sua prima gioventù e quindi da desideri e sogni reali o fantastici, realizza la moto, un veliero, un re, un vichingo, un jolly... Un'ulteriore e costante evoluzione lo porta alla figura e alla ricerca umana in cui è forte il desiderio di esprimere determinati valori. Compone corpi anatomici, con i fili di rame saldati uno ad uno fra loro crea i fasci muscolari, i capelli, il viso. In seguito comincia ad abbandonare l'anatomia e sente l'esigenza di allungare i corpi sempre più stilizzati, appoggiandoli su piedistalli in equilibrio alla ricerca costante di armonia. Frequenta vari musei, partecipa a diverse mostre personali e collettive ricevendo segnalazioni e premi della critica.


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