"Non è mai facile realizzare un'opera quando questa deve essere collocata in un contesto poco conosciuto. Quando mi sono trovato di fronte alla parete sulla quale dovevo realizzare la meridiana, sono emersi una serie di elementi che hanno fatto sì che il mio progetto iniziale subisse delle modifiche. È questo il momento in cui il pittore con i suoi mezzi e la sua sensibilità deve miscelare questi elementi dando vita ad un'opera il più possibile autentica. Il mio occhio si è fermato sul "Sasso Rosso" troppo importante per non essere interpretato, la fontana sulla piazza con il suo zampillio mi ricordava l'anno internazionale dell'acqua e la gente che passava per recarsi in chiesa mi sollecitava con la sua curiosità. Questa visione d'insieme ha sostanzialmente cambiato il bozzetto sul quale dovevo sviluppare il lavoro. Non dimenticherò mai questa bellissima esperienza passata sul ponteggio, al vociare delle persone che passavano, al sole che scandiva le ore sulla mia schiena ancor prima che sulla parete. Sono grato a questa gente che mi ha permesso di lasciare un segno del mio operare su un muro qualsiasi.". (Tino Rusconi)